venerdì 4 ottobre 2013

L’uso di metalli semipreziosi in gioielleria.



Tungsten Carbide Ring











Così come la moda anche la gioielleria è sempre alla ricerca di nuovi materiali  per la produzione di gioielli sempre più moderni e tecnologici. 

I metalli semi-preziosi costituiscono una valida alternativa ai classici metalli normalmente utilizzati come oro, platino, argento, titanio ed acciaio inossidabile.



I metalli semipreziosi sono fondamentalmente il Tantalio , il Niobio , lo Zirconio ed il Tungsteno. Essi hanno colori che vanno dal bianco al grigio , al blu ed anche al giallo ed al rossiccio. Hanno inoltre varie proprietà tecnologiche che li differenziano, mentre , molto importante , sono tutti anti allergenici in quanto non reagiscono con i fluidi corporei.

Il Tantalio ha un colore grigio azzurro  ed è duro e duttile.

Il Niobio o Columbio ha un colore azzurro ed è utilizzato nella produzione di piercing non allergenici ; è inoltre un metallo tenero e duttile molto facile da lavorare e formare.

Lo Zirconio ( da non confondere con lo Zircone ) ha un colore bianco-grigio ed è duro e resistente alla corrosione.
Il Tungsteno o Wolframio è di colore grigio ed ha  un peso specifico quasi uguale all’oro.Le sue leghe con varie percentuali di Rame assumono  colori che vanno da varie tonalità del giallo fino al rossiccio.

Questi metalli semipreziosi, poco noti o ignoti al grosso pubblico, hanno anche un sapore esotico che può essere opportunamente utilizzato per scopi promozionali.


martedì 16 luglio 2013

Tungsteno e possibili applicazioni per strumenti musicali


Recentemente mi ha telefonato un musicista curioso riguardo alle proprietà del Tungsteno. Il musicista diceva di aver sentito dire che facendo il puntale del violoncello in Tungsteno , in certe circostanze , si otterrebbe un suono “più pulito”.

Mi ha chiesto se questo fatto è noto e quali potrebbero esserne le ragioni. Non essendo io un musicista ma un esperto in metallurgia ho provato a ragionare per tentare di capire se vi sono delle ragioni tecniche che potrebbero spiegare questo fenomeno.

E’ noto che il Tungsteno , per le sue caratteristiche fisiche ha una forte capacità di smorzare le vibrazioni (dumping) e , per questa caratteristica , ha varie applicazioni tecniche e meccaniche. dove è necessario smorzare o fermare la propagazione di vibrazioni.

Trasferendo questa applicazione al puntale del violoncello, si può  certamente ipotizzare che sia possibile ottenere un suono “più pulito” attraverso l’eliminazione delle vibrazioni (suoni) che la cassa armonica trasferisce certamente al puntale, il quale a sua volta le trasferisce a sua volta  al suolo con la possibilità di creare delle risonanze. Se fosse possibile appurare quanto sopra ipotizzato si potrebbe applicare il concetto ad altre parti del violoncello ( antissonante , sordina … ) e ad altri strumenti con necessità simili.

Mi piacerebbe sentire se vi sono esperienze o conoscenze in merito.
Potete scrivermi anche su claudio.bertoli@fb-tecno.com

Un saluto
CB