martedì 16 luglio 2013

Tungsteno e possibili applicazioni per strumenti musicali


Recentemente mi ha telefonato un musicista curioso riguardo alle proprietà del Tungsteno. Il musicista diceva di aver sentito dire che facendo il puntale del violoncello in Tungsteno , in certe circostanze , si otterrebbe un suono “più pulito”.

Mi ha chiesto se questo fatto è noto e quali potrebbero esserne le ragioni. Non essendo io un musicista ma un esperto in metallurgia ho provato a ragionare per tentare di capire se vi sono delle ragioni tecniche che potrebbero spiegare questo fenomeno.

E’ noto che il Tungsteno , per le sue caratteristiche fisiche ha una forte capacità di smorzare le vibrazioni (dumping) e , per questa caratteristica , ha varie applicazioni tecniche e meccaniche. dove è necessario smorzare o fermare la propagazione di vibrazioni.

Trasferendo questa applicazione al puntale del violoncello, si può  certamente ipotizzare che sia possibile ottenere un suono “più pulito” attraverso l’eliminazione delle vibrazioni (suoni) che la cassa armonica trasferisce certamente al puntale, il quale a sua volta le trasferisce a sua volta  al suolo con la possibilità di creare delle risonanze. Se fosse possibile appurare quanto sopra ipotizzato si potrebbe applicare il concetto ad altre parti del violoncello ( antissonante , sordina … ) e ad altri strumenti con necessità simili.

Mi piacerebbe sentire se vi sono esperienze o conoscenze in merito.
Potete scrivermi anche su claudio.bertoli@fb-tecno.com

Un saluto
CB